June 6

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Una Lettera dalla Florida

By Rick

June 6, 2016


una lettera dalla floridaA few years ago I took a course in creative writing in Italian at Florida Atlantic University in Boca Raton. It was given by my friend, Professor Emanule Pettener, an accomplished fiction writer, who published his first book in English last year.

The class was challenging for many reasons. Obviously because my Italian grammar isn’t great. But more frustrating was the fact that I consider myself a writer who is always trying to improve and mature my abilities. When forced to write in Italian, I suddenly feel like I’m in sixth grade again. All nuance and personal style struggle to emerge when hindered by a limited vocabulary. I strive to put forth a little irony and sarcasm in my (English) writing, while staying just this side of snarky. In Italian, I’m so concerned with trying to get the grammar right, that I doubt anything “creative” is communicated. Va be’.

But this is a common feeling known to anyone who has lived in a country where they’re forced to speak another language. The sentiment is, “I swear I’m a smart person! I’m not as dumb as I sound in <insert foreign language>!” 

emainvenice2Anyway, I came across some of my old assignments the other day, and one of them struck me as timely. I wrote it from the perspective of a middle-aged Italian man living in Florida for some time, trying to convince himself that he made the right choice as he writes a letter to a friend back in Rome. Having been back in my home state for a while now, I sometimes find myself pondering the same thoughts.

So if you read Italian, please don’t judge me too harshly! And if you don’t read Italian, well then, let me assure you that the piece below is destined to be a classic of Italian literature!

You can listen to my interview with Professore Pettener in Episode 10 of my podcast.


Caro amico,

Come stai in questi giorni? Come va la vita a Roma? Ci sono i soliti problemi con l’economia, la politica, e la nostra squadra di calcio?

Invece qua, a Boca Raton, non mi sembrano in crisi. Anzi, la vita è molto tranquilla e le persone non si lamentano tanto. Eccomi in quella mitica catena di bar “Starbucks” intorno una piazza che si chiama “Mizner Park.” Diciamo “piazza,” ma non è propriamente una piazza come si trova in Italia. Per prima cosa: non c’è una chiesa con il campanile che suona ogni ora. Al contrario, l’unico suono che sento in questo momento è di una tagliaerba.

miznerInfatti, loro sempre si prendono cura dei campi—ogni ora di ogni giorno. C’è il profumo dell’erba e delle piante appena tagliate che mi fanno “piangere” a causa delle allergie che non avevo in Italia. Ma c’ è una medicina che prendo quasi ogni mattina per questa sofferenza. Qua, tutte le farmacie sono aperte 24 ore al giorno e ci sono tante medicine a buon prezzo che aiutano a sentirsi meglio.

Comunque, questa piazza mi sembra un po’ finta. Cosa voglio dire? Voglio dire che è troppo perfetta in ogni senso. L’archittetura assomiglia quella che abbiamo in Europa, ma ci sono cose che non vanno. I piccoli dettagli … non so come spiegare questo fenomeno, ma quando si vede, è abbastanza ovvio. Le dimensioni, i colori, le incongruenze … qualcosa non va.

Anche le strade sono pulitissime, anzi troppo. Stranissimo. Dove sono i mozziconi, le vuote bottiglie di birra, la cacca di un cane? Non fraintendermi, ovviamente non mi mancano queste cose schifose, ma sono normali nella strada della vita quotidiana.

Un’ altra cosa: non ho visto mai i graffiti sulle mura. È strano, no? Suppongo che voglio dire che questa piazza è stata creata “da zero,” e non è cresciuta “organicamente” dal popolo, diciamo. Non mi lamento, ma mi domando queste cose spesso.Café_au_lait

Adesso la cameriera mi ha portato un caffè e un tipo di pasticcio americano. Si chiama un “muffin,” ed è grande come un pallone di calcio, ti giuro. È abbastanza buono ma troppo dolce, secondo me, come al solito. Ed è morbidissimo, come una spunga bagnata. Preferirei un cornetto fresco con un filo di Nutella, ma non esistono qui. Va be’.

Inoltre, ho chiesto per un cappuccino e lei mi dato un litro di liquido marrone—tepido e senza schiuma. Si, il cibo è un po’ triste ma è così. Il prezzo per una vita così meravigliosa.

Ma mi piace tanto questa ambiente di tranquilitá a Mizner Park della sabato mattina. Potrei siedermi qua per qualche ora e guardo alle persone che passano. Gli americani non si indossano “di moda,” come gli italiani. Qua in Florida, il tempo fa sempre caldo, quindi i pantaloni corti e le magliette senza maniche sono normali. Ho capito questo motivo. Però, gli indumenti spesso non si sono abbianati e i tutti colori e desegni sono misti. Come un quadro di Jackson Pollock.

Di solito non si incontrano le persone di buon gusto. Sono amichevoli, simpatici, e carnini, but non hanno “il buon gusto” per niente. Anzi, amichevoli ma senza buona educazione nel senso che noi sappiamo in Italia. Soprattutto i bambini sono rovinati … urlano per strada e parlano ai genatori in un tono che, secondo me, non mostra il respetto giusto. Invece,  i bambini italiani si comportano sempre bene, al contrasto quelli americani.

gelatoDieci minuti fa, c’era un bambino che urlava perche la mamma non l’avrebbe comprato un altro gelato dopo ha finito il primo (ed quello era grandissimo). Questo bimbo è un po’ ciccione per un undicenne. Alla fine, la mamma ha comprato il secondo e subito dopo è caduto per terra. Poi l’ha comprato un terzo. Uffa! Com è possibile di mangiare e sprecare cosi tanto?!?

Eh, ma delle queste cose, non mi interessano. Questa è la gioia di un espatriato … loro problemi NON sono i miei. Potrei godere il meglio dell’America senza coinvolgermi nelle cose faticose. Anche se il cibo fa schifo, tutto il resto è sopportabile. Le tasse sono pochi, il tempo fa sempre caldo, e non devo preoccuparmi della burocrazia che non avevo mai capito anche in Italia.

In somma, mi piace tanto questa vita in Florida e penso di non tornare in Italia con i suoi problemi e quel cretino Berlusconi che non mai morirá. Rinuncio la mia cittadinanza italiana!

Il tuo amico,

Rick (NON mi chiami “Riccardo” di più, per favore)

P.S. Ma ti dico la veritá: allo stesso tempo, non mi sento proprio al mio agio. Ho un problema abbastanza grave di digestione. Mandami un pacchetto dei salumi buoni e quel formaggio che mi piace tanto. Questa è una vita surrealistica—tutto perfetto ma niente va bene. È una contradizione, no? Forse il paese di “paradiso” non esiste.

”Questa è una vita surrealistica—tutto perfetto ma niente va bene." #italiani #Florida #expats

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About the author

Living in the Caput Mundi and trying to decipher Italian culture for the English speaking world.

  • Bravo! You should be so proud of yourself that you could write this after one class at FAU! I think you did well with the tone… in fact, I think you just published a persuasive essay for all the reasons that we shouldn’t stay in South Florida!

    I drive by Mizner park every single day from Fort Lauderdale to Delray and laughed out loud–there are a dozen leafblowers blowing grass on my car on my commute. It never ends! Also… my italian is not so good, so I missed all the mistakes that Renata caught… You could fool me!

  • I know. There are plenty movies that show how pharmacies are in USA.

    I remember when I was kid in the seventies, and I was shocked seeing a movie showing a pharmacy more like a convenience store and the customer entering in a pharmacy into an hotel, to buy a big plushie rabbit for his childs and some aspirin pills… I remember I tought:

    “In USA they let stay a pharmacy, that is mainly a “medicines store” for ill people to lay into an hotel hall, and it sells souvenirs and -PLUSHIES- together with medicines”? That’s insane!”

    Nowadays I am grown up and can apprecciate differencies, and I have no prejudices versus stores that sells different kinds of merchandise products.

    And by the way in this age it is easy to see pharmacies sell also plushies, and this happens right in USA like right in Italy, as they are mainly allergy free plushies, so there is a precise reason to keep this kind of merchandise in a pharmacy too…

    Ciao,

    Raf

    • It’s getting to be crazy, really… motor oil for your car, Christmas lights, and 1,000 different types of candy. You can buy beer and wine at pharmacies, too!

  • Do not worry… Italian kids are obnoxious like their counterparts in USA, they make loud noises, they play football risking to hit you, they have bad talking with their parents, but 3 ice creams are too much for anyone… Even for adults.

    P.S. Solution: A good slap keeps uneducated kids to behave more politely.
    But remember…. Sure this italian simple remedy for growing educate childs into educate adults, in USA will be condemned by any bystanders… They will assault you, and could call police, and in no time you will by charged for domestic violence. LoL!

    Ah… And perhaps pharmacies in Italy stay open 24 hours a day… Those pharmacies that have their daily/nightly turn duty charge. Other pharmacies can close at normal shop time if it is not their duty turn.

    • OH, yes, I’ve seen over-indulged Italian kids act up, too. Although I’m against slapping my kid… and so is her Italian mother. 🙂 Besides, you’re right, you WILL be charged with domestic violence in the US and that’s no joke. They’ll take your kid away in heartbeat.

      Regarding the pharmacies, there is a BIG difference between the US and Italy. Pharmacies in the US are primarily retail outlets…revenue centers, first and foremost. “Over The Counter” drugs are relatively cheap, while prescription drugs are enormously expensive. And they all stay up 24/7 because it’s profitable to do so, not for the convenience of the customer.

  • Ci sono diversi errori strutturali presi da una evidente traduzione letterale dall’inglese all’italiano (ad esempio: ho chiesto “per” un cappuccino – ho chiesto un cappuccino).

    I wish I’d be able to write so well in English! After 5 years on this side of the Ocean, I’m still struggling with this language!!!

    Thank you for giving me a different point of view.

    BTW: I don’t miss beer cans on the road, puppy poop and murales! One day could be interesting having a confrontation of our worlds.

    Enjoy!

    • Yes, it would be fun to exchange views some day! As for my writing, I think I’ll leave the errors in place just so nobody thinks that I’m completely fluent. Writing is easier than speaking, anyway, because Google can always help with a difficult word.

  • In my humble, non-Italian-mother-tongue opinion, you have a lot of personality and irony in your letter. For example, I didn’t expect the noise of the “tagliaerba” (that I absolutely hate) nor the “cacca di un cane” (ditto). And your description of the muffin was spot-on. Also, the idea of the “perfection” of the Boca Raton environment and the lack of “buon gusto” – clear as a bell! Complimenti!

    • Grazie, Karen… I’ll take it!! I’m sure there are some mistakes in there, but hopefully I get the meaning across. Ciao!!

  • I hope your ex-pat liked his American pastry, a muffun as well as his surrealistic life that is “all perfect but not all good.”. I’m actually surprised I managed to pick out as many ideas through this as I did. ” Great literary effort” for sure.
    A presto

    • Oh, thanks Joan! And you see… Italian isn’t so hard to understand, right? So many Latin-based words that are similar in English. Then again, when an English-speaker is writing them, the “easy” words get preferential treatment. 🙂

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